Il 12 gennaio di 10 anni fa Haiti venne colpita da un terremoto devastante. Una scossa fortissima, di oltre 7 gradi di magnitudo in un solo minuto distrusse case, scuole e strade, lasciando dietro di sé un numero impressionante di vittime e una scia di devastazione e miseria in un paese già in grandi difficoltà. Un disastro di proporzioni enormi: secondo le stime della Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa sarebbero oltre 3 milioni le persone complessivamente coinvolte nel sisma. La Croce Rossa Italiana è intervenuta sul campo per sostenere la popolazione sin dal giorno seguente la scossa e da allora non ha più lasciato il territorio, modulando il suo intervento dalle attività della fase d’emergenza fino alla ricostruzione materiale e del tessuto sociale.

Risposta all’emergenza

In tempi record, il primo team di volontari e operatori CRI inviato ad Haiti dopo il sisma, ha realizzato a Port au Prince (tra le città più colpite) un campo base per il coordinamento dei soccorsi internazionali capace di ospitare quello che al tempo era il più grande spiegamento di Unità di risposta all’Emergenza (ERU) della storia. Garantendo, inoltre, circa 1.500 pasti caldi al giorno, alloggio e servizi. Nel giro di poche settimane al “Campo Italia 1”, si è poi aggiunto un secondo Campo Base (‘Italia 2’) e una preziosissima attività di potabilizzazione dell’acqua, capace di pro-durre 80.000 litri al giorno pronti per essere distribuiti. Durante l’emergenza colera, esplosa nei mesi successivi al terremoto a causa delle scarse condizioni igienico-sanitarie a cui era costretta la popolazione, la CRI con la sua Waterline ha così prodotto decine di migliaia di litri di acqua potabile, distribuiti in vari centri.

Oltre 80 bambini curati in Italia

A causa del sisma molte delle strutture ospedaliere haitiane sono andate distrutte e con loro anche le speranze per molti bambini di poter trovare cure adeguate sul territorio. Così la Croce Rossa Italiana, a febbraio 2010, in coordinamento con il Governo, è riuscita a organizzare un volo per 88 bambini haitiani affetti da diverse patologie che accompagnati dai loro familiari hanno trovato accoglienza e ospitalità in sedi Croce Rossa in tutta Italia, per poi essere accompagnati di nuovo a casa, seguiti con progetti di sostegno e di reinserimento.

L’impegno continua

Superata la fase d’emergenza e calata l’attenzione della stampa internazionale, i volontari e gli operatori CRI non hanno abbandonato le zone colpite, ancora in difficoltà. Grazie anche a generose donazioni e al lavoro di supporto e coordinamento con la Croce Rossa di Haiti, a ottobre 2014 è stato inaugurato il  
Village Haitien Solferino di Port au Prince. Cinquantatré case, completamente antisismiche che sono state consegnate a famiglie rimaste senza un tetto dopo il terremoto. Un grande risultato di cooperazione internazionale inserito in un ampio progetto a sostegno della popolazione haitiana, pensato per costruire non solo edifici ma una vera e propria comunità attraverso la creazione di attività lavorative e aggregative. Sostenendo inoltre lo sviluppo della consorella locale e le capacità di  resilienza della popolazione.

Oggi, a distanza di 10 anni dal terremoto, la Croce Rossa Italiana rimane sul posto, mantenendo il suo impegno a sostegno del territorio, puntando sullo sviluppo dei servizi come il ripristino della banca del sangue (distrutta con il sisma) e su un programma di servizio ambulanze.