E’ atterrato a Roma questa mattina molto presto il volo da Wuhan, epicentro da cui è partito il primo focolaio del virus cinese 2019 – n CoV appartenente alla famiglia del coronavirus. 

Ad attendere i passeggeri all’aeroporto di Fiumicino c’erano gli operatori e i mezzi speciali della Croce Rossa Italiana e dell’Usmaf – Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera – che hanno messo in campo tutte le misure di protocollo previste per fronteggiare eventuali emergenze sanitarie. 

“La Croce Rossa, su attivazione del Ministero della Salute, è stata presente durante tutte la procedure di gestione dei potenziali contagi ed era pronta a trasportare eventuali soggetti a rischio presso l’ospedale Lazzaro Spallanzani dove si sarebbero effettuati gli approfondimenti diagnostici”, ha spiegato Michele Bonizzi, Responsabile Area Salute CRI. 

A bordo pista la Croce Rossa Italiana era presente con un mezzo a tecnologia mobile, con personale sanitario e una camera IsoArk per il contenimento del rischio infettivo, in emergenza ed assistenza, che consente di ospitare più persone ed è in grado di isolare i soggetti potenzialmente a rischio. Si tratta, infatti, di mezzi speciali ad alto biocontenimento muniti di appositi sistemi di decontaminazione e filtrazione dell’aria che impediscono la diffusione di eventuali elementi patogeni e garantiscono lo svolgimento di tutte le operazioni in totale sicurezza.

Dal 2006 la Croce Rossa porta avanti questo servizio in collaborazione con il Ministero della Salute ed è stata più volte attivata per fronteggiare emergenze di questo tipo, operando tempestivamente come è avvenuto nel caso dell’allerta Ebola.