Un progetto del Comitato di Padova della Croce Rossa Italiana, in collaborazione con l’UOSD Trapianto Multiviscerale (TMV) e UOC Gastroenterologia dell’Azienda Ospedaliera di Padova-Università di Padova, ha ottenuto un contributo di 50 mila euro, nell’ambito dei bandi di concorso promossi da GILEAD Italia, Fellowship e Community Award Program. Il progetto è finalizzato alla eliminazione del virus dell’Epatite C, attraverso la diagnosi precoce e la cura dell’infezione e interesserà la popolazione di Padova.

L’eliminazione del virus dell’HCV (Epatite C) è una sfida mondiale che si potrà vincere solo trattando il maggior numero di persone infette, comprese quelle che non sono consapevoli di esserlo. Obiettivi primari del progetto sono quelli di identificare il maggior numero di soggetti appartenenti al cosiddetto sommerso ed avviarli il prima possibile al trattamento dell’infezione HCV, in piena sinergia tra la Croce Rossa Comitato di Padova e l’Azienda Ospedaliera di Padova.

L’infezione da HCV è ancora un problema sanitario globale. Ci sono 71 milioni di persone infette da HCV, con una prevalenza globale dell’1%. Il numero di decessi correlati all’HCV è aumentato da 200 mila all’anno nel 2000 a 400  mila all’anno nel 2015, in contrasto con la diminuzione dei decessi legati a HIV/AIDS, tubercolosi e malaria. L’incidenza dell’HCV è in aumento tra popolazioni speciali come tossicodipendenti, omosessuali e detenuti. La prevalenza della malattia epatica avanzata e il costo corrispondente per il sistema sanitario aumenteranno ulteriormente in futuro se non verranno adottate azioni specifiche contro l’infezione HCV. La priorità è quella di individuare sia il sommerso, rappresentato dagli individui che non sanno di essere infetti, sia coloro che non hanno potuto accedere alle nuove terapie antivirali. Attualmente si stimano nella sola Regione Veneto, con il gruppo di lavoro istituito ad hoc a livello Regionale, circa 5-6 mila soggetti a rischio, ancora da trattare, e circa 15-20 mila soggetti della popolazione generale. Si può guarire dall’infezione HCV grazie a soluzioni terapeutiche molto efficaci, ma rimane l’esigenza di attivare campagne informative rivolte alla popolazione per contribuire alla presa in carico dei pazienti ancora inconsapevoli.

Obiettivi del Progetto: il primo è di identificare il maggior numero di soggetti appartenenti al cosiddetto sommerso, il secondo è di avviarli il prima possibile al trattamento dell’infezione HCV con il fine ultimo di contribuire al piano di eradicazione del virus dell’HCV sviluppato dalla Regione Veneto.

Articolazione operativa
– Comunicazione. attraverso materiale specifico e mirato e diverse tipologie di canali di informazione, per intercettare la popolazione target del progetto;
–  Proposta ed erogazione del test affidate  a volontari del Comitato CRI Padova opportunamente formati dal personale medico dell’Azienda Ospedaliera di Padova coinvolto nel progetto: Prof.ssa Patrizia Burra (Direttore TMV), Dott.ssa Martina Gambato (Responsabile Ambulatorio Epatiti Virali TMV) e Dott. Francesco Paolo Russo (Responsabile Ambulatorio Epatiti Virali Gastroenterologia).Il test somministrato è l’OraQuick® HCV Rapid Antibody Test. Si tratta di un test immunologico manuale della durata di 20 minuti, a lettura visiva, per la rilevazione qualitativa di anticorpi anti HCV presenti nella saliva. Prima di effettuare il test è necessario astenersi dal bere, fumare e mangiare per almeno 30 minuti. L’esito del test verrà comunicato 20 minuti dopo la sua somministrazione. 

La positività agli anticorpi richiede un successivo test virologico su sangue, da effettuare in un laboratorio dedicato, per verificare la presenza della replicazione virale e quindi porre indicazione per l’inizio del trattamento.Il test potrà essere effettuato nell’ambulatorio fisso del Comitato sito in viale della Croce Rossa 130, in giorni stabiliti. Per interventi mirati a gruppi di popolazione a rischio per HCV si utilizzerà l’ambulatorio mobile per raggiungere zone specifiche della città e della provincia, negli orari di massima affluenza (principalmente orario serale), fornendo la possibilità di effettuare gratuitamente ed in forma anonima il test rapido per l’HCV. Si organizzeranno giornate di prevenzione all’interno del carcere circondariale di Padova nelle quali sarà possibile effettuare gratuitamente ed in forma anonima test rapidi per l’HCV, come pure giornate dedicate alla popolazione generale da effettuare a Padova e Provincia.Si stima di riuscire ad effettuare un totale di 1500 test. 

Nei casi di reattività al test anticorpale salivare, sarà attivato un percorso fast-track per accedere in via preferenziale alla prima visita epatologica presso l’Azienda Ospedaliera di Padova e iniziare tempestivamente l’iter terapeutico. Tale azione permetterà di garantire un link to care anche alle persone che molto difficilmente sarebbero in grado di aderire ai percorsi di cura standard.Si prevede, la conferma della diagnosi, stadiazione dell’infezione e inizio del percorso di cura con i nuovi farmaci (terapie orali, di semplice assunzione, con periodi di trattamento tra le 8 e 12 settimane). Durante il percorso di cura la persona potrà fruire di consulenza mirata a evitare le reinfezioni e ad azioni che favoriscano il buon esito del percorso di trattamento; nel caso emergessero ulteriori problematicità potrebbero essere proposti alla persona in cura altri accertamenti. 

I primi test gratuiti si svolgeranno nell’ambulatorio Polispecialistico del Comitato CRI di Padova in via della Croce Rossa 130:

– Sabato 18 gennaio 2020 dalle ore 10 alle ore 17
– Domenica 19 gennaio 2020 dalle ore 10 alle ore 13 

Alla conferenza stampa sono intervenuti : Dott. Giampietro Rupolo, Presidente Comitato CRI Padova; Dott.ssa Maria Laura Chiozza, Direttore Sanitario Comitato CRI Padova; Prof.ssa Patrizia Burra, direttrice dell’UOSD Trapianto Multiviscerale, Azienda Ospedaliera Università di Padova; Dott. Francesco Paolo Russo, Ricercatore universitario UOC Gastroenterologia e UOSD Trapianto Multiviscerale, Azienda Ospedaliera Università di Padova; Lucia Mussolin Merigliano Consigliere Comitato CRI Padova e responsabile Ambulatorio Multidisciplinare del Comitato; Maura Canton, Consigliere Comitato CRI Padova e responsabile progetto Meet, Test & Treat del Comitato.  

Si ringraziano: GILEAD Italia, Fondazione Onlus Marina Minnaja, Azienda Ospedaliera di Padova, Regione del Veneto Ulss 6 Euganea, Università degli Studi di Padova