“Noi siamo quello che facciamo e solo l’esempio che diamo non muore mai. L’azione del volontario in questo senso è un soffio di eternità, un atto d’amore che supera il tempo e lo spazio. Ecco perché Gabriele D’Angelo vivrà per sempre nei cuori di ogni membro dell’Associazione come in quelli delle persone che hanno potuto beneficiare del suo servizio nelle tante emergenze cui ha preso parte.

Il 18 gennaio 2017

Il 18 gennaio di tre anni fa 40 persone, tra cui 4 bambini, rimangono intrappolate in una struttura alberghiera, l’Hotel Rigopiano di Farindola, in Abruzzo, quando 120 mila tonnellate di neve e ghiaccio la seppelliscono per sempre, schiantandosi alla velocità di 250 km orari. Il bilancio finale è di 29 morti e 11 sopravvissuti.

Le telefonate di Gabriele

I media, in particolare in questi ultimi giorni, stanno ripercorrendo quei momenti, comprese le telefonate di Gabriele D’Angelo, cameriere dell’hotel e volontario della Croce Rossa deceduto nel disastro che, con voce preoccupata, chiedeva l’evacuazione del resort. L’inchiesta per stabilire se ci sono responsabili è ancora in corso e non è questa la sede per valutazioni sul caso. Quello che dobbiamo celebrare oggi, noi uomini e donne della CRI, è Gabriele e, attraverso lui, la quintessenza del nostro agire.

Le attività della Croce Rossa nell’emergenza neve

Sono stati circa 250 i volontari e gli operatori della Croce Rossa Italiana arrivati da tutta Italia per aiutare nelle operazioni di soccorso e assistenza a seguito dell’emergenza neve, aggravata dalle forti scosse di terremoto in Centro Italia. Ricordo bene come la Croce Rossa italiana si fosse subito attivata per far fronte alla situazione. Il Comitato di Penne, in particolare, che si trovava a poca distanza dal luogo della slavina, ha operato in prima linea, con il dolore nel cuore per il suo volontario. Gabriele, infatti, era di Penne e adorava la sua terra, le sue montagne. Aveva ricevuto una benemerenza della Protezione Civile dopo il terremoto dell’Aquila. Gabriele è e sarà, perché incarnerà sempre, per noi, lo spirito del volontariato, spirito che non conosce morte.”

Lo ha scritto il Presidente della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca, sul suo sito ufficiale www.francescorocca.eu